La città di Sassari

La cinta muraria di Sassari

Un pezzo di storia della città sarda di Sassari è ancora oggi visibile: si tratta della sua cinta muraria, in parte conservata nel tempo e giunta sino a noi

La città di Sassari vanta una lunga storia che ancora oggi è possibile scoprire e ammirare non solo attraverso le documentazioni monumentali e cartacee ma anche attraverso le sue antiche mura, che ne costituivano la cinta difensiva.

Il centro storico di Sassari, infatti, era protetto da mura medievali che servivano a fortificare il cuore pulsante della città, rendendolo inespugnabile e inattaccabile. Costruite a partire dalla prima metà del XIII secolo, le mura della città di Sassari subirono costanti danni nel corso del tempo, tanto da essere quasi completamente abbattute nell’Ottocento, quando venne distrutto anche il trecentesco castello aragonese.

La cinta muraria era originariamente dotata di quattro porte (Gurusele, S. Flasiu, Capu de Villa e Utzeri) disposte alle estremità di due assi ortogonali ed aperte nel basamento di torri o in tratti rinforzati della cinta: questi erano gli accessi alla città, costantemente controllati da guardie armate per garantire l’incolumità degli abitanti.

Ma quante erano le torri? 36 torri merlate favorivano il controllo dall’alto del territorio, assai difeso anche dalla presenza di un fossato che rendeva Sassari assai sicura dagli attacchi degli invasori. Oggi di queste barriere difensive sopravvivono solo alcuni brevi tratti murari, visibili lungo il corso Trinità, nella via Torre Tonda e in piazza Sant’Antonio, dove si può vedere l’unica torre provvista di merlatura. Nel corso della città si conservano anche gli stemmi raffiguranti la torre cittadina, lo scudo di Genova e il giglio simbolo di una casata podestarile, che ricordano l’atto confederativo tra la città e la Repubblica di Genova nel 1294.


Il particolare di copertina è tratto dal sito Turismo Sassari.

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