E' l'ora dei candelieri di Sassari, edizione 2019
il 14 agosto 2019 Sassari si accenderà a festa con la tradizionale discesa dei Ceri, che anche in questo 2019 riproporrà la tradizionale manifestazione a cavallo tra storia, devozione e fede
E’ la vera festa della fede, della tradizione, dell’onore massimo alla Vergine Maria nel giorno avanti la Festa di Mezzagosto, la festa della Madonna.
Da cinque secoli a Sassari si sviluppa la complicata, e bellissima, celebrazione religiosa, che va vista dall’inizio, in ogni suo aspetto, per gustarne, passo dopo passo, tutti i valori simbolici, che si trascina dietro. C’è tutto, come accade pure nelle feste spagnole, quando l’onore alla Madonna, alla mamma del Cristo, sovrasta qualsiasi altro sentimento. E’ tutta la città a seguire le varie fasi, anche perché sono in tanti i sassaresi coinvolti a vario titolo durante le giornate della "Festa dei Candelieri".
Due parole per spigare: il giorno prima di Ferragosto, dieci ceri votivi attraversano la città sino alla chiesa di Santa Maria per sciogliere un voto: è così da cinque secoli, per una celebrazione che è avvenuta sempre, anche nei giorni bui e complicati. Dice: "La matrice della festa è pisana”. Ma sembra ormai quasi un dettaglio: c’è da rendere onore alla Vergine, che interpose i suoi buoni uffici celesti per far terminare la terribile peste nel Cinquecento: il voto era la dedica di ben dieci ceri. Ogni anno. Tutti gli anni.
La festa è davvero bella e
complessa, dal momento che intervengono antichissime figure, i gremi, gliobrieri, i portatori, le corporazioni cittadine, che poi sono quelle che
offrono i ceri, all’epoca costosi. E poi la "vestizione dei ceri”, perché s’è
detto sono proprio loro gli attori protagonisti della festa: diventano quasi
vivi, pronti ad essere ammirati, coccolati, osannati. Nessuno pensi che i ceri
siano delle piccole candele: sono delle vere e proprie "macchine” dalla festa,
portate da sei, sette persone, accompagnate dai tamburi, che ritmano balli e
momenti importanti, come l’alzata. Poi una serie di nastri si arrotola e si
srotola lungo il cero in una coreografia insolita. Ed infine "la calata”: le
parole sembrano sempre poche per spiegare una festa così complessa, che è la
summa di un modo di essere specifico della tradizione e della religiosità dei
sassaresi. Insomma è da vedere nella sua complessa semplicità.