La città di Sassari

La storia di Sassari

La fondazione della città risale ad un'epoca piuttosto tarda. Secondo gli storici Sassari sarebbe nata grazie ad alcune popolazioni delle coste in fuga dagli invasori barbarici, che cercarono rifugio sulle colline davanti al golfo dell'Asinara. Appare certo che i giudici di Torres vi edificarono un castello intorno all'anno Mille, come riportato da un documento del 1118, mentre il suo nome compare per la prima volta in un registro del monastero di San Pietro in Silki, risalente al 1131.

Da Genova agli Aragonesi

A lungo contesa fra le repubbliche marinare di Pisa e Genova, dopo la vittoria di quest'ultima nel basso Medioevo conquistò una certa autonomia. Si diede degli Statuti comunali e affidò il governo della città al Consiglio Maggiore, composto da cento cittadini che tenevano la carica a vita, con la supervisione del podestà genovese che tornava 'in visita' una volta all'anno. Un predominio minacciato dagli Aragonesi che dal 1420 si insediarono stabilmente a Sassari, portando con sé gruppi di nobili provenienti dalla Spagna che misero a capo di diversi feudi in tutta la Sardegna settentrionale. Il Cinquecento vide la crisi della città, minacciata dai Turchi e fiaccata dalla peste, con migliaia di morti. L'epidemia cessò solo nel 1580, dopo un voto fatto alla Madonna dall'intera cittadinanza con un'offerta di ceri rituali: un evento ricordato il 14 agosto di ogni anno con la Discesa dei Candelieri, processione in abiti storici in cui vengono portati a braccia per il centro storico grandi ceri lignei, uno per ogni categoria di lavoratori. Pochi anni dopo, nel 1617, grazie ad un diploma regio nacque la prima università della Sardegna.

Dai Savoia a Cossiga

Dopo una breve dominazione austriaca, agli inizi del '700, Sassari finì nelle mani dei Savoia. Gli anni del loro governo risollevarono le sorti della città, con una prima riorganizzazione, la ripresa del commercio grazie alla risistemazione del porto di Torres, la costruzione della nuova strada Cagliari-Portotorres. La fine dell'Ottocento segnò una forte crescita economica, il primo sviluppo industriale e la rinascita della borghesia. Un ambiente favorevole anche alla sua crescita culturale e politica. Qui vide la luce la Brigata Sassari che durante la prima guerra mondiale fermò gli austriaci sul Piave, dopo la disfatta italiana a Caporetto. Qui nacquero grandi statisti come il leader del Partito Comunista Italiano Enrico Berlinguer, e due Presidenti della Repubblica: Antonio Segni e Francesco Cossiga.

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